Vallombrosa



“Sopra le colline del Valdarno, al confine col territorio del Casentino, Vallombrosa rapisce per la sua foresta silenziosa e la sua strada intima che insegnano a guidare lentamente per assaporare la bellezza di un paesaggio naturale che rinfranca lo spirita e allieva le preoccupazioni.”

Il narratore di curve

Buona meditazione

Corri. Il maestro di ginnastica ce lo urlava durante l’ora di educazione fisica quando svogliatamente prendevamo fiato con la scusa di allacciarci le scarpe.

Corri. Il grido di nostra mamma risuona ancora negli orecchi mentre come centometristi raggiungevamo la fermata dell’autobus per andare ogni maledetto Lunedì a scuola.

E così al supermercato, a lavoro, in bagno, la colonna sonora è sempre quella: corri!

Pure in moto corriamo, ma stavolta per nostra scelta, per ribellione, per diletto, per svago, per sentirci semplicemente vivi. Adesso però non è il momento di scappare dal tempo ma di respirarlo all’ombra di imponenti alberi che con loro lentezza hanno saputo raggiungere vette inimmaginabili che contrastano con l’umana vanità di avere tutto e subito.

L’ombra fresca delle fronde verdi e i raggi di sole che filtrano dal bosco meno fitto ci permettono di assaporare una pace dimenticata, perduta, svanita. I collettori della moto arrossiscono dalla vergogna per il rumore che il nostro scarico emette in questa oasi di serenità.

La moto è leggera come una nuvola, vorremmo librarci sul sottile nastro di asfalto nero che ci porta nel cuore di questa foresta amica e guardiana. La moto è complice in questo errare mistico, in cui l’assenza del tettuccio di un ‘auto ci permette di farci alzare la testa e ammirare, estasiati, lo spettacolo della natura.

Non è il momento di correre, ma di guardare, osservare, girando la manopola del gas quanto basta per tenere un ritmo costante e regolare.

Qua si fa yoga sulla due ruote, il corpo è in sintonia con l’universo, i corpi farfallati fanno la posizione della farfalla, i pistoni quella del guerriero, le sospensioni quella del cobra, l’ambiente ci spinge a rilassarci, a stupirci di nuovo come bambini, a vivere una fiaba in cui riempiamo noi le pagine della storia che sfogliamo ad ogni curva.

Vallombrosa è il nome di questa favola in cui rinfrescarci le idee e pure il corpo dalla canicola della città. Sacro e profano, un’abbazia e un prato verde ci aspettano al nostro arrivo, oppure possiamo decidere che la nostra seduta di yoga non abbia fine e provare nuove posizioni.

Buona meditazione!

Per l’audiovideo del racconto clicca qui


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